Jiro Taniguchi (谷口 ジロー, Taniguchi Jirō; Tottori, 14 agosto 1947 – Tokyo, 11 febbraio 2017) è stato un fumettista giapponese, noto per il suo stile narrativo realistico e la sua profonda sensibilità nel descrivere le emozioni umane e la natura.
Taniguchi ha iniziato la sua carriera come assistente di Kazuo Kamimura prima di debuttare come mangaka nel 1970 con Kareta Heya. La sua fama è cresciuta costantemente, raggiungendo il culmine negli anni '90 e 2000 grazie a opere acclamate dalla critica sia in Giappone che in Europa, in particolare in Francia, dove ha riscosso un notevole successo.
Tra le sue opere più importanti, ricordiamo:
Il suo stile grafico è caratterizzato da un tratto preciso e dettagliato, con un'attenzione particolare alla rappresentazione realistica dei paesaggi e dei personaggi. La sua narrazione è spesso lenta e contemplativa, lasciando spazio alle emozioni e alle atmosfere.
Taniguchi ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti nel corso della sua carriera, tra cui il Premio Tezuka Osamu Cultural Award nel 2003 per Chichi no Koyomi ("Il Calendario di mio padre") e il Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres in Francia. La sua opera ha avuto un'influenza significativa sul manga moderno e ha contribuito a diffondere la cultura del fumetto giapponese in tutto il mondo. La sua scomparsa nel 2017 ha rappresentato una grande perdita per il mondo del fumetto.